L’Associazione Amici Valle del Cervino nasce dalla volontà di un gruppo di amici (i soci fondatori) di levare una voce civile a supporto dello sviluppo di Cervinia, della valle di Valtournanche e del comprensorio sciistico Cervinia-Valtournenche-Zermatt.
Nell’attuale immaginario collettivo, Cervinia riveste il ruolo della nobile decaduta, la stazione regina degli anni 70-80 che ormai, passati i fasti di tale periodo, vive del turismo degli appassionati dello sci “vero” e di un turismo estero di serie B.
Negli ultimi anni questo status è molto cambiato: Cervinia, a seguito anche di significativi investimenti pubblici, ma soprattutto privati, sta attraendo sempre più turisti di fascia alta, le strutture si stanno rinnovando ed abbellendo e si è rivisto l’affollamento di degli anni passati.
E’ inutile negare che indubbiamente tutto ciò è favorito da un elemento specifico: a Cervinia c’è sempre neve, quella vera, naturale e non “sparata”, un bene sempre più raro altrove.
Essa, con l’aggiunta di quella artificiale, rende il comprensorio sciistico Cervinia-Valtournenche-Zermatt uno dei pochi al mondo dove c’è sempre garanzia di sciare, con una stagione lunghissima, da ottobre ai primi di maggio.
Il problema però è che adagiandosi su un’eccellenza basata solo su tale elemento, non si crea ulteriore sviluppo e miglioramento.
Così il nostro comprensorio rimane riservato ad una platea abbastanza limitata rispetto allo scenario complessivo, cioè solo a quella degli appassionati dello sci “puro”.
D’altro canto è innegabile che fino a qualche anno fa a Cervinia chi non sciava aveva difficoltà ad occupare il tempo: non c’è più un cinema, una piscina, strutture sportive per altri sport diversi da sci e snowboard, non ci sono strutture simil-termali, Spa aperte al pubblico, centri commerciali e luoghi di aggregazione per i giovani.
Chi come noi ama lo sci, e ha girato l’Europa per praticarlo, sa che altrove invece la situazione è molto diversa: stazioni decisamente più scarse dal punto di vista sciistico e naturalistico hanno un successo di pubblico eccezionale e molto maggiore di Cervinia grazie appunto allo sviluppo delle attività di ospitalità ed accoglienza. Emblema di ciò non può che essere il confronto con la vicina Courmayeur, meta di un turismo di alta gamma, ampio e stabile, pur avendo un comprensorio sciistico oggettivamente inconfrontabile con quello del Cervino.
Il confronto più forte e costruttivo da fare è però quello con la cittadina di Zermatt, che con Cervinia condivide lo stesso comprensorio. Qui i numeri e l’esito del confronto sono impietosi……
Chiaro è che il rilancio vero e fattivo di Cervinia non può che conseguire dall’opera congiunta di tutte le parti coinvolte: la politica in primis, gli operatori turistici (albergatori e ristoratori) in secundis, ma anche l’iniziativa dei frequentatori abituali che amano Cervinia può senz’altro contribuire, soprattutto come apporto oggettivamente disinteressato e finalizzato esclusivamente alla valorizzazione del sito (e conseguentemente degli immobili che a Cervinia possediamo).
A nostro giudizio, le principali linee di intervento su cui lavorare per uno sviluppo rapido e significativo di Cervinia e del territorio del Cervino sono:
- Allargamento e sviluppo del comprensorio sciistico: questo è la forza, lo specchietto per le allodole per richiamare il turismo. Tanto meglio si procede a tale implementazione tanto più i turisti che verranno saranno delle fasce alte e si stabilizzeranno;
- miglioramento dell’offerta turistica per chi non scia o per il dopo sci: ampliamento delle offerte commerciali, la realizzazione di un centro commerciale, la realizzazione di strutture per altri sport, la creazione di centri di aggregazione per giovani;
- miglioramento dell’accessibilità e viabilità: creazione di ampi parcheggi, eliminazione delle auto dal centro di Cervinia.
Esaminiamo più nel dettaglio tali punti:
- Allargamento e sviluppo del comprensorio sciistico
Con riferimento a tale punto, la battaglia da combattere fino in fondo è quella della realizzazione del progetto ALPLINK, cioè la realizzazione del collegamento tra il Colle delle Cime Bianche e Saint Jacques in Val d’Ayas. Tale collegamento permetterebbe la ricongiunzione del comprensorio Cervina-Zermatt-Valtournenche con quello della Val d’Ayas, già collegato con il Monterosa Ski (Gressoney) ed il comprensorio di Alagna.
Si creerebbe così il più vasto comprensorio sciistico europeo, con dislivelli incomparabili nel mondo in un panorama naturalistico senza uguali.
Le opportunità di valorizzazione di Cervinia che ne discenderebbero sono incommensurabili: più turisti, necessità di ampliare le disponibilità alberghiere, valorizzazione di strutture ad oggi vecchie e fatiscenti, maggiore movimento economico in tutti i settori.
Il processo autorizzativo è abbastanza avanzato, le popolazioni coinvolte con un referendum hanno dato il loro parere positivo. Tuttavia l’opinione pubblica nazionale ha finora sentito soltanto la voce contraria degli ambientalisti che temono sconvolgimenti ambientali che la tecnologia utilizzata per detto collegamento non può commettere e pertanto non ha avuto ancora la notizia della portata ed importanza di tale ampliamento.
La tecnologia ha fatto passi da gigante e la cultura infrastrutturale è ormai ben evoluta: gli impianti di risalita di ultima generazione hanno un impatto sull’ambiente ben diverso da quello degli anni 70, le tecniche di costruzione non sono più invasive come una volta.
E’ quindi fondamentale alzare la voce di chi è a favore a tale iniziativa, portandola all’attenzione nazionale ed internazionale, presentandola per quello che è nei fatti: la creazione del più bel Domain skiable del mondo, l’inizio della sciata infinita, del turismo di valle in valle con gli sci l’inverno e con la mountain bike l’estate, del giro del Rosa e del Cervino in un weekend…..
L’Associazione intende quindi seguire attentamente i processi politici ed amministrativi in corso per il completamento del processo autorizzativo e realizzativo del progetto e nel contempo esercitare tutta la pressione possibile perché la notizia dell’iniziativa si diffonda il più possibile.
Miglioramento dell’offerta turistica
Non solo sci
Chi viene in vacanza a Cervinia e non scia, trova un’offerta turistica oggettivamente carente per quanto riguarda altri sport o attività ludica. La piscina è chiusa da tempo, come il bowling ed il cinema.
L’offerta commerciale non è paragonabile a quella di stazioni concorrenti (Zermatt, Courmayeur) e manca oggettivamente un centro commerciale valido, di cui è innegabile che anche i residenti sentano la mancanza.
Da quest’anno cominciano ad apparire SPA e centri benessere negli hotel aperti anche agli esterni, ma si può certamente fare di meglio.
Ora, senza arrivare a confronti con l’Aquamotion di Courchevel, il Mar Dolomit di Ortisei in Val Gardena o le terme di Leukerbad, è chiaro che una struttura di benessere e acqua migliorerebbe di gran lunga l’offerta turistica. Ed è innegabile che l’intervento pubblico potrebbe stimolare l’iniziativa privata in tal senso.
i Giovani
Le strutture per i giovani sono un punto veramente dolente. Finito di sciare i ragazzi non hanno punti di ritrovo o luoghi dove trascorrere il tempo con attività consone alla loro età: tale problema si riverbera direttamente anche sulle famiglie di habitué con la seconda casa a Cervinia che vengono a sciare sempre più raramente in quanto i giovani, una volta divenuti adolescenti, vengono a Cervinia sempre malvolentieri in quanto si annoiano.
Da un punto di vista strettamente economico, ciò comporta una perdita di opportunità commerciali per gli operatori non indifferente: tali famiglie sono generalmente top spender e rappresentano i migliori turisti che una stazione come Cervina possa desiderare.
E’ necessaria quindi l’incentivazione di iniziative in tal senso, sia verso la realizzazione di locali per giovanissimi e giovani, sia di strutture ludico-sportive moderne, come ad esempio lo Zero Gravity di Milano.
l’estate
L’estate è da sempre la stagione cadetta per Cervinia. Non tutte le strutture alberghiere sono aperte e si è spesso assistito a scarso coordinamento tra operatori turistici, società di gestione degli impianti e organi politici. Memorabili i periodi estivi con gli impianti del ghiacciaio aperti e pieni di atleti e addetti ai lavori e tutti gli alberghi, i bar ed il supermercato chiusi…..
Al di là di tali paradossi che speriamo appartengano al passato, nonostante qualche miglioramento negli ultimi anni (ad esempio la realizzazione di percorsi per mountain bike e down Hill) e l’indubbio apporto positivo del campo da golf, si può fare molto di più: valorizzare i campi da tennis, organizzando tornei un po’ più pubblicizzati, implementare strutture di altri sport apprezzati e diffusi.
Anche le iniziative tradizionali (sfilate, lotte delle reines e désarpa) devono trovare una pubblicità migliore e più diffusa per diventare un valore aggiunto decisivo per il periodo estivo.
L’associazione si propone quindi di portare all’attenzione della politica tali aspetti perché le iniziative future possano prendere in considerazione queste necessità oggettive.
miglioramento dell’accessibilità e viabilità
La realizzazione del parcheggio sotterraneo sotto il campo di calcio, progetto già approvato e avviato si è arenata, il che è un peccato. Esso infatti prevedeva la possibilità di parcheggiare molte più auto di adesso nei piani sotterranei al caldo e riparo dalla neve, nonché la sistemazione in superficie con la realizzazione di un campo di calcio e di altri campi sportivi.
Portare a termine tale progetto è quindi vitale per l’accessibilità a Cervinia, per poter eliminare le macchine dal centro storico e avere una migliore offerta sportiva per l’estate.
Ecco qua: poche idee, abbastanza chiare, frutto fondamentalmente di buon senso e soprattutto di un amore sconfinato per la terra del Cervino, amore che merita di essere corrisposto!
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